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Questa domanda me la rivolgono spesso i miei pazienti o i miei amici, quando mi parlano dei loro bambini.

Ovviamente l’attenzione alla salute di un bambino deve avvenire fin dalla nascita, compresa quella per la sua bocca. Ma come, se ancora non ha i dentini?

Innanzitutto preservando il cavo orale del piccolo dalla contaminazione dei batteri presenti sia nella bocca degli adulti, sia nell’ ambiente in cui vive.

Alcuni utili accorgimenti

Comportamenti virtuosi possono essere ad esempio la detersione del suo ciuccio lavandolo sotto l’ acqua corrente: la mamma non lo deve mai mettere in bocca, come pure non deve mettere in bocca il cucchiaino delle pappe.

La temperatura della pappa va controllata sul dorso della mano di chi da da mangiare al bimbo, oppure con un’altra posata, ma mai mettendo il bocca lo stesso cucchiaino che viene messo in bocca dal piccolo, proprio per non trasmettere quei batteri che sono presenti nella bocca di un adulto, ma che ancora non colonizzano quella di un bambino.

Altro accorgimento quando il bambino inizia a gattonare e a conoscere il mondo anche attraverso la bocca, che spesso e volentieri tocca i pavimenti di casa, è quello di non girare per casa con le stesse scarpe che gli adulti usano per uscire, ma utilizzare dei calzari escusivi per gli ambienti domestici. Le strade e i marciapiedi infatti sono proliferanti di batteri sempre più aggressivi e resistenti, e gli anticorpi dei bambini piccoli non sono ancora preparati per far fronte a questi “nemici “. Questo accorgimento ovviamente deve essere un requisito fondamentale anche negli ambienti extradomiciliari. (asili, palestre, e tutti quei luoghi frequentati da loro)

I primi dentini

Durante l’eruzione dei primi dentini, che inizia intorno ai sei mesi di vita dei piccoli, potrebbero verificarsi dolore e talvolta anche febbre.

In questa fase allora è importantissimo mantenere il cavo orale pulito, detergendolo con garza asciutta o meglio imbibita di soluzione fisiologica. Questo per evitare piccole infezioni batteriche provocate dal taglio della gengiva causato dal dente in eruzione . In caso di rialzo della temperatura corporea si può far uso di paracetamolo (Tachipirina).

Ancora per alleviare il dolore e il fastidio delle gengive gonfie può essere utilizzato qualche giochino di gomma che può essere “mordicchiato”, e che può essere conservato in frigo, affinchè anche l’effetto freddo possa essere di aiuto.

Le mamme devono essere esaurientemente informate e istruite circa l’uso dello spazzolino e del dentifricio per i loro piccoli, l’utilizzo del ciuccio o del biberon, informate sull’alimentazione per i loro figli.

In particolare è fondamentale abbandonare il ciuccio massimo intorno ai tre anni, per evitare lo sventagliamento dei dentini in avanti, cosi pure l’uso del biberon per evitare malocclusioni, che poi andrebbero corrette solo con l’apparecchio ortodontico.

Altra cosa importantissima è la gestione dell’alimentazione: non bisogna eccedere in zuccheri ( ad esempio : caramelle o ciuccio intinto nel miele) e bevande zuccherate (the, camomilla, succhi di frutta). Sono la causa di carie nei denti da latte, che quindi devono essere curati pure loro.

Ma quando portare il bambino nello studio dentistico per la prima volta?

A meno di traumi accidentali o di specifici problemi segnalati dal pediatra, è consigliabile fare una prima visita dal dentista in età prescolare: circa quattro anni e mezzo.

La prima visita deve essere un evento positivo, dove il bimbo è incuriosito e sa che si divertirà.

L’approccio al piccolo paziente deve essere preparato dall’odontoiatra esperto in pedodonzia (odontoiatria pediatrica) insieme ai genitori, spiegando loro che gran parte del tempo lo dedicherà a giocare con il loro bambino, per creare un clima di fiducia e serenità che porterà poi lo specialista a fare un controllo preciso e puntuale del piccolo, senza che questo possa avere paura o possa provare sensazioni negative.

Solo così potrà crearsi un clima sereno, che potrà portare ad un rapporto duraturo fra specialista e piccolo paziente.

I piccoli pazienti sereni, che vanno dal dentista senza timore, sono quelli che da adulti avranno pochi o meglio nessun problema, perché da sempre avranno fatto prevenzione.

Diversamente pazienti traumatizzati da piccoli, dovranno per forza recarsi dal dentista, ma quando ormai la loro bocca sarà molto compromessa e dove ci saranno solo molti lavori da fare.

Ecco perché nel nostro studio viene data molta importanza all’ approccio psicologico del piccolo paziente, con giochi , racconti, canzoncine e infine piccoli premietti per gratificare il bravo piccolo paziente. E proprio per questo viene organizzato il lavoro per la salute del piccolo sempre con lo stesso specialista, che lui conosce e di cui lui ormai si fida.

Quindi quale prevenzione fare, una volta che la dentatura decidua (dei denti da latte) è completata?

A casa curare l’alimentazione, che deve essere povera di zuccheri, e perseverare nell’igiene orale con lo spazzolino e il dentifricio.

Dal dentista fare una visita di controllo ogni 6 mesi per verificare il lavoro fatto a casa, farsi consigliare lo spazzolino e il dentifricio più adeguati, farsi insegnare una corretta tecnica di spazzolamento (i bambini imparano velocemente se li si fa divertire), e farsi controllare che non ci siano carie o malocclusioni , come pure far verificare la posizione della lingua e la conformazione dei frenuli .

E se ci fossero carie? E se ci fosse una occlusione non corretta? Se ci fosse un frenulo linguale corto o un mal posizionamento della lingua? Cosa si deve fare? Lo scopriremo nel prossimo articolo. A presto!